Questo evento nasce come proseguimento del rapporto di collaborazione della LILT di Prato con le Farmacie dell’Area Pratese per una più capillare diffusione dei modelli di prevenzione oncologica territoriale. In Italia, nel 2023, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di tumore maligno. Si tratta di una patologia multifattoriale causata da fattori ereditari, dall’esposizione ad agenti mutageni ma anche da errori casuali nella replicazione del DNA cellulare. La malattia è caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di cellule anomale in grado di diffondere in tutto il corpo se non si interviene nelle fasi precoci. Per questo motivo è consigliabile sottoporsi regolarmente ad esami strumentali ed analisi di controllo (prevenzione secondaria) atte a diagnosticare un tumore in fase preclinica, soprattutto in presenza di familiarità positiva per una neoplasia al seno, alla prostata, al colon. Ma grande importanza riveste la prevenzione primaria che interviene sui fattori ambientali in grado di causare il cancro: mutazioni del DNA presenti alla nascita non sono sufficienti, esse rendono solo più probabile che un individuo sviluppi un tumore quando è esposto a fattori di rischio (fumo, alcool, regime alimentare scorretto, malattie metaboliche, cancerogeni fisici, chimici, biologici) per molti anni. Geni oncosoppressori presenti nelle cellule identificano e riparano continuamente errori nel DNA; sappiamo però che per inattivazione o perdita di questi geni, le cellule mutate possono continuare a proliferare e a dividersi dando luogo ad una neoplasia. Perché si sviluppi un cancro sono necessarie un certo numero di mutazioni acquisite nel tempo, tanto che l’avanzare dell’età presenta il maggior fattore di rischio. Fra le malattie croniche il cancro è quella che può beneficiare della prevenzione primaria, come dimostrano gli studi scientifici più recenti. Essa si concentra oggi anche sulla possibilità di effettuare esami che possono intercettare il rischio tumorale quali la instabilità genomica, la determinazione di citochine pro-infiammatorie, la ricerca di disequilibri del sistema immunitario e del microbiota intestinale.