Questioni di prostata tra vincoli e opportunità. Risorse medico-scientifiche vs risorse psico-sociali.
FALSAPERLA MARIO-CARAPEZZA LUIGIA



Crediti ECM
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Destinatari

Il corso è accreditato per medici chirurghi specialisti in Urologia, Oncologia, Radioterapia, Medicina Generale (Medici di famiglia), Psicologi e Psicoterapeuti e 10 infermieri 


Obiettivo

È notizia diffusa in tutti gli ambiti che riguardano la salute maschile, che sono circa 564.000 gli uomini in Italia viventi in seguito alla diagnosi di cancro alla prostata e che sono attesi circa 37000 nuovi casi (dati AIRTUM 2020) di carcinoma prostatico, che negli ultimi dieci anni si attesta tra i tumori più frequenti nella popolazione maschile dei paesi occidentali. La buona notizia è che anche lo scenario terapeutico è notevolmente cambiato negli ultimi anni offrendo ai pazienti opzioni terapeutiche sempre più ampie sia in senso chirurgico con la possibilità di trattamenti tecnologicamente avanzati in grado di limitare gli effetti collaterali; sia per la disponibilità di nuovi farmaci oncologici con l’attuazione di diverse linee terapeutiche a seconda del tipo di estensione della malattia. In tutti i casi è necessario che la scelta terapeutica sia il risultato del confronto tra tutti gli specialisti coinvolti al fine di garantire a tutti i pazienti l’accesso agli standard qualitativi più attuali e alle terapie innovative preservandone la qualità di vita.
Indipendentemente, però, dalle singole misure terapeutiche adottate, è noto che il cancro alla prostata e le sue conseguenze, possano determinare un impatto negativo sulle persone colpite e sui loro caregivers anche in relazione alla qualità della vita quotidiana. Salute mentale, funzione sessuale, funzionalità urinaria, ciclo sonno
- veglia, condotta alimentare; sono solo alcuni degli aspetti influenzabili dalla malattia. La terapia ormonale, per esempio, nonostante sia ben tollerata, si associa a tossicità non trascurabili. In particolare sono noti gli effetti sulla riduzione della massa muscolare, sul metabolismo e la possibile comparsa di fatigue. La deprivazione
androgenica può determinare, a causa delle alterazioni dell’equilibrio ormonale, importanti ripercussioni sulle funzioni cognitive e sull’umore. Inoltre alcuni degli effetti collaterali, come nel caso della ridotta libido, hanno un impatto psicologico non solo sul paziente ma anche sulla dinamica di coppia. Pertanto l’impatto negativo
sulla qualità di vita va accuratamente descritto ai pazienti e alle persone che gli sono vicine per aumentarne la consapevolezza circa gli effetti collaterali e le azioni utili per fronteggiarli.
È in tale cornice concettuale che si sviluppa l’evento dedicato ai pazienti con tumore alla prostata; un’iniziativa che abbraccia le dimensioni della salute fisica, mentale e sociale, che vuole incoraggiare interazioni produttive tra professionisti e team di cure da un lato e pazienti e le loro famiglie supportati dalle associazioni di advocacy,
dall’altro. Un approccio pensato per investire tutte le risorse utili a raggiungere il pieno potenziale di salute e benessere di tutte le persone coinvolte.

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Costo

Il corso è gratuito


Provider
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Segreteria organizzativa
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